venerdì 17 novembre 2017
l'Atteso è in te
Intus amat, intus ametur qui interiorem facit et ipsam pulchritudinem.
Ama nell’intimo e sia amato nell’intimo Colui che ha fatto interiore anche la bellezza stessa.
Augustinus Hipponensis
Avvento
Fu lui che disse
ché nel suo cuor El visse
quel gran d’Ippona.
Quel sol Atteso
perché ti porta in sé
sei tu ch’attendi.
Orlando A. Cangià
venerdì 15 settembre 2017
Fragilità
Si vis amari ama.
Se vuoi essere amato ama.
Se vuoi essere amato ama.
Lucio Anneo Seneca
Fragilità
Accettare sol perché
intimamente
presente nell’essere
intimamente
presente nell’essere
e respingere poiché
immensamente
distante nel valore,
immensamente
distante nel valore,
atavico idillio
tra creatura
e sommo Creatore.
tra creatura
e sommo Creatore.
Orlando A. Cangià
mercoledì 30 agosto 2017
Epitafio
ον γαρ οι θεοί φιλούσιν, αποθνήσκει νέος
Quello che gli dei amano, muore giovane.
Quello che gli dei amano, muore giovane.
Menandro
Epitafio
Prato virente,
sorprende per incanto,
il viandante.
sorprende per incanto,
il viandante.
Lapidi bianche,
sì come morte rende,
tutte identiche.
sì come morte rende,
tutte identiche.
“Titolo” pio,
e per ignoto milite,
“Noto a Dio”.
e per ignoto milite,
“Noto a Dio”.
Orlando A. Cangià
martedì 15 agosto 2017
Il grande volo
“Nec te ad ima permittit res quae sursum trahit vel rapit. Nullas alias sursum eundi machinas quaeras; amando niteris, amando raperis, amando pervenis.”
Non cercare nessun altro mezzo per salire in alto: amando fai leva, amando sei trasportato in alto, amando ci arrivi.
Augustinus
Mercede
Giuso nel cuore
di Madre al seguito
al gran dolore
unico dono
per anima e corpo
il grande volo.
Orlando A. Cangià
venerdì 21 aprile 2017
domenica 16 aprile 2017
Il trionfo della Vita
Quello che dalla schiavitù alla libertà
fu un tempo per altri il passaggio,
oggi per noi di nuova Vita
incommensurabile dono.
Orlando A. Cangià
Promessa
Lento, ma certo cala il vespero
e scorge un pargoletto querulo,
orbato ormai della panacea,
in riva al mare di Galilea.
“Mio Signore, sono disperato
hanno atrocemente giustiziato
l’uomo che sapeva ascoltare,
comprendermi e sempre perdonare.
Lo potessi un istante rivedere,
e con tutto lo slancio abbracciare”.
“Ecco ora puoi finalmente farlo,
quell’uomo son Io che ti parlo,
non ti avrei mai abbandonato e,
come promesso, sono ritornato.
Orlando A. Cangià
venerdì 14 aprile 2017
Lemà sabactàni
Tolle argumenta, ubi fides quaeritur.
Togli via le argomentazioni dove si richiede la fede.
Ambrosius
Lemà sabactàni
Riecheggia ancora
la risposta di allora
d’un apocalittico cielo
all’ultimo fiato
nell’idioma parlato
da un Dio fatto uomo.
Più che la sofferenza
fu prima l’abbandono
di un Padre Onnipotente
costretto dal Richiedente
agli inferi far scendere
un Dio fatto uomo.
Dove ardere con sé
tutti gli amari perché
con cui, fino alla fine,
la moltitudine di figli
avrebbe afflitto il Padre
di un Dio fatto uomo.
E thà la Rinascita
pria del Primogenito
poscia di coloro che
Gli doneranno il cuore.
Quale maggior amore
per un Dio fatto uomo?
Orlando A. Cangià
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