Tabibito to
wa ga na yobaren
hatsushigure
pioggia di primo inverno:
sarò forse chiamato anch’io
“viaggiatore”
Matsuo Basho
Speranza del navigante solitario
le tumultuose onde del tempo
indotto continuamente a scavalcare,
navigando di isola in isola
niun appagamento duraturo a sostare.
Solo un’esile e discontinua Voce
l’unica rotta sicura a rappresentare,
la difficoltà a riconoscerla
e di svuotarsi dentro per ascoltare.
La fatica per seguirla fedelmente
il fragile timone della libertà a governare,
la fiducia crescente, ultimato il viaggio,
a porto di stabile Felicità nell’ approdare.
Orlando A. Cangià
indotto continuamente a scavalcare,
navigando di isola in isola
niun appagamento duraturo a sostare.
Solo un’esile e discontinua Voce
l’unica rotta sicura a rappresentare,
la difficoltà a riconoscerla
e di svuotarsi dentro per ascoltare.
La fatica per seguirla fedelmente
il fragile timone della libertà a governare,
la fiducia crescente, ultimato il viaggio,
a porto di stabile Felicità nell’ approdare.
Orlando A. Cangià
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