venerdì 3 ottobre 2014



Per non dimenticare 

non servono parole,
ma solo azione...
Il natale ad una nuova vita
per una moltitudine di persone
si è concluso in fondo al mare,
ma vi era Qualcuno ad attenderli




Un Esule divino


D’amor mosso e dal cielo disceso,
sin dal grembo materno pellegrino,
in povera grotta alla luce venire
dalla sua casa costretto a partire.

Attraverso il deserto dovuto fuggire
per cruda persecuzione certo evitare.
Poca accoglienza poi aver trovato
e per dura passione al cielo ritornato.

Scossi da terrore da lontano partiti
e sin dall’inizio del viaggio tribolati,
in orrendi barconi costretti a stivare
per periglioso mar poter attraversare.

Sicura disperazione illusi di schivare,
enorme sofferenza dovuta sopportare
pur di esser a nuova vita riabilitati
e finalmente alla felicità ritornati.

Tra tanti di loro, puerpere e bambini,
al termine il fato ha trovato così vicini,
uno sconosciuto Precursore del viaggio
lì ad attenderli per l’ultimo abbraccio.




Orlando A. Cangià

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