venerdì 4 luglio 2014

Come può nascere una poesia




...anche da un ringraziamento ad una amica per aver ricevuto in premio un suo romanzo:





"Dopo aver completato il libro di Fotopoesie e passato le consegne alla mamma della mia nipotina (1,5 anni), che oltre il resto aveva una bella laringo-tracheite con febbre ora in attenuazione, cosa vuoi tra le varie cose faccio anche il baby-sitter e con molto piacere, finalmente libero per un paio di orette mi sono immerso nel tuo affascinante romanzo. Ho detto affascinante perchè tu lo sei nello scrivere in maniera semplice, scorrevole ma che ti coinvolge e ti porta sino in fondo. Non vorrei addentrarmi nei concetti di libertà e schiavitù felicità e infelicità, oltre che amore e odio perchè, perchè (tra le peripezie della vita ho avuto la fortuna di affrontare studi di filosofia) mi farebbero addentrare nel discorso e la cosa sarebbe troppo lunga, ti dico solo che mi ha molto colpito il tuo discorso sulla "non-felicità", ciò che io a volte chiamo "il peccato di omissione": il non aver regalato un sorriso, il non aver fatto una carezza, il non aver detto una parola dolce...il non è quello che brucia dentro e procura, come dici tu "nostalgia" e aggiungo a volte "rimorso. Quante volte, per aver fatto "il duro" ho troncato amori o amicizie sul nascere, quante volte ho respinto persone che avevano solo bisogno di una buona parola. Allora non è tanto il massimo piacere fisico che "lega", ma è la carezza, il bacio, la bella parolina sussurrata all'orecchio...Che siano queste le "pallide" facce; viste solo per alcuni momenti, di un poliedrico fine a cui si tende e che per ora è solo sconosciuto ad attrarci realmente, raggiunto il quale per libera scelta, sarebbe vera Felicità se fosse raggiunto nel suo massimo grado e a tempo indeterminato? GRAZIE Francesca per il tuo bel dono e un forte abbraccio!"

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