lunedì 12 maggio 2014

FOTOPOETA

Essere fotopoeta è un dono e una missione. Quando la realtà viene vista con occhi che la contemplano, più che solo occhi che la vedono, allora il bisogno di descriverla con la poesia si fa impellente. Allo stesso modo per la fotografia. Vedere e guardare non sono la stessa cosa.

L'occhio che va al di là delle apparenze si trasforma in sguardo e tutto, di colpo, cambia. Con questo sguardo e con questa contemplazione descrivo la vita. Essere fotopoeta è anche una sofferenza creativa, quasi una nascita ogni volta che ci si sente obbligati a raccontare la realtà.

La gioia che mi viene restituita dall'opera poetico-fotografica è senza confini. Scrivendo, patisco. Rileggendo, assaporo con la vista e con l'udito, la vita stessa.

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