domenica 25 dicembre 2016

Un Re singolare






“In notte placida, pel muto sentier,
dai campi dei cieli scese l'Amor,
all'alme fedeli il Redentor…”

François Cuperin


Un Re singolare

Così venne l’Atteso
nel silenzio del gelo.
Stella del tenebrore,
non sole dell’albore.

In grotta cavernosa,
non in reggia sfarzosa.
Tra pastori credenti,
non tra noti potenti.

Redimere dal male,
non solo liberare.
Usar misericordia,
non cingersi di gloria.


Orlando A. Cangià

domenica 18 dicembre 2016

Una notte indimenticabile



La presenza della mamma e l'appartenenza alla Marina Militare
mi coinvolgono emotivamente.


Fortes et iusti maxime honorantur.
I coraggiosi e i giusti sono oggetto del massimo onore.

Aristoteles





Arditi incursori


La notte di tale fatidico dì,
tra esplosioni e lampi altresì,
vedeva illuminato a giorno
il noto porto di reti adorno.

Siluri umani giunti dal largo,
superato permanente intralcio,
infine giungevano al bersaglio
dando inizio al loro sbaraglio.

Fu solo abnegazione di certi
uomini, sicuramente speciali,
e ogni impossibilità sfumò.

Fu solo ardimento e al loro
coraggio e alla loro audacia
il nemico attonito s’inchinò.





Orlando A. Cangià

martedì 13 dicembre 2016

Nonna Lucia





« Venne una donna e disse: I' son Lucia
lasciatemi pigliar costui che dorme;
sì l'agevolerò per la sua via »
(Purgatorio, IX, 55-57)




A mia nonna



Rivedo sì il suo volto fulgente

di madre mai divenuta anziana,

sempre degna di portare il nome

di nota martire siracusana,



adagio consumarsi alla fiamma

di una lunga vita giammmai stanca

e tutta dedicata allo sposo

assieme dei posteri allo stuolo,



primo nonchè nipote prediletto

e nominato Laco per affetto.

Unico preziosissimo retaggio



intendere con gli occhi del cuore

ciò che è testè incomprensibile

a quelli della semplice ragione.





Orlando A. Cangià




venerdì 2 dicembre 2016

Le parole dei poeti







“Ogni parola è sempre un’immagine, cioè un mostrare una cosa attraverso un’altra. L’immagine è un’imitazione: lo dice la parola stessa nella sua intimità. Imago viene da imitago e imitago da mimitago: mimesis. L’imitatore, mostrando sé, mostra in sé l’atro da sé…

La parola è la parabolicità condensata. Parlare viene da parabolare, cioè affiancare e paragonare: spiegare e nascondere allo stesso tempo. Evocare, il chiamar fuori celandosi nel nascondiglio di un’immagine. Il segreto intimo dell’etimologia è la bellezza della scoperta di uno scrigno prezioso di immagini sonore.”


Giuseppe Barzaghi




Buon auspicio


Ora, e sia per sempre,

quel deleterio flutto

che ormai l’uomo,


di libertà orbato,

avea reso affranto

si è infranto.





Orlando A. Cangià